Ma dov'è casa?

30.08.2019


Ogni ristrutturazione o nuova costruzione, ogni acquisto di clienti parla di casa. Si compra (o si eredita a volte!), si progetta e poi si realizza una casa.

Mi sono soffermata spesso su questa domanda che è molto più articolata di quanto non possa sembrare: dov'è casa?


Quando mi trovo a dover ripensare un ambiente per qualcuno mi concentro sempre sul concetto di luogo funzionale, comodo, spazioso, ma soprattutto sicuro. Il posto in cui non si vede l'ora di arrivare per scaricare le tensioni della giornata, dove si trova il tepore nei grigi inverni. In pratica un richiamo per chi lo abita. Penso spesso alle azioni della giornata, alle abitudini di vita di chi ci vivrà e al percorso che compirà. Penso ai colori, alle forme e ai materiali.
Non tutti, però, hanno o vivono una sola dimora. Chi per lavoro o per esigenze varie è costretto a spostarsi, o anche chi è in affitto, non vive lo stesso stato canonico di casa definitiva. Allora dov'è casa?


Una volta mi è capitato di organizzare, creare, programmare e persino acquistare oggetti e arredi per un appartamento enorme e molto elegante. Si trattava di un pied-à-terre lussuoso da utilizzare in caso di permanenza a Roma, da vivere per periodi più o meno lunghi. Era per un cliente milanese. Un appartamento meraviglioso, dotato di tutti i comfort e pensato fino all'ultimo dettaglio, compresa la biancheria interamente coordinata e stirata. Era tutto perfetto, o meglio lo sembrava. Mancava qualcosa. Ma cosa mancava? Mancava l'anima del cliente, non c'erano i suoi desideri, gli accessori sbagliati, il quadro stonato ma da inserire assolutamente solo perché è un regalo dalla nonna. Era un luogo pieno di mobili ma vuoto.
Ogni casa ha un odore, un sapore ed un'atmosfera particolare che solo chi la ama e la cura può donargli. Non c'è casa se non c'è calore.
La risposta alla domanda: dov'è casa? Credo che la casa sia un posto che parla di te, uguale a nessun altro, pieno di vita e di speranza.